VAGINA E DINTORNI: UN OCCHIO ALL’ESTERNO

26.04.2018

"Nel mezzo del cammin di nostra vita
mi ritrovai per una selva oscura"

In quante hanno mai provato a buttare un occhio là sotto?

Molte di noi non l'hanno mai fatto perchè purtroppo, là sotto è tutt'oggi un tabù.

Quanti buchi abbiamo? Da dove esce la pipì? Se indosso un assorbente interno o una coppetta mestruale come faccio a far anche la pipì?

Niente panico, nessuna selva oscura, facciamo un ripasso!

Immaginiamo di prendere uno specchio, metterci comode e osservare i nostri genitali. La prima cosa che vediamo comprende la maggior parte dei nostri genitali esterni e prende il nome di vulva (vulva, non vagina ... come vedremo più avanti, la vagina la troviamo internamente!).

La parte più alta, sotto la pancia, prende il nome di Monte di Venere, è costituito da tessuto adiposo e sormontato più o meno da peli, a seconda delle abitudini o del gusto personale.

Abbassando un po' lo sguardo, la prima cosa che salta all'occhio sono le grandi e le piccole labbra, dei cuscinetti e delle pieghe che avvolgono l'ingresso della vagina e il meato uretrale. Le grandi labbra, ossia i cuscinetti, sono formate anch'esse da tessuto adiposo ed esternamente da pelle ed eventuali peli (anche qui, a seconda del gusto personale) e racchiudono le piccole labbra ossia quelle pieghe cutanee che possono protrudere o meno al di fuori delle grandi labbra. Sia le grandi labbra che le piccole labbra hanno forme, colore e dimensione diverse da donna a donna (buttate un occhio a The Great Wall of Vagina di Jamie McCartney).

Guardando adesso al decorso delle piccole labbra possiamo notare che esse, verso l'alto si fondono fino a coprire ed includere il/la clitoride (organo erettile, equivalente femminile del pene), famoso bottoncino co-protagonista del piacere femminile. Verso il basso invece si uniscono a formare la chiusura inferiore detta forchetta.

Addentrandoci tra le labbra, come già accennato, troviamo un'area chiamata vestibolo che vede la presenza di due aperture: il alto, il meato uretrale ossia l'orifizio dell'uretra, quel tubicino attraverso il quale passa l'urina dalla vescica all'esterno, e, più in basso, l'ingresso della vagina che si continua all'interno ed ha la funzione di far uscire (sangue mestruale, nascita) e di accogliere (il pene, durante un rapporto sessuale).

L'insieme di tutta questa area che abbiamo appena osservato prende il nome di perineo anteriore. A far parte del perineo posteriore, quindi più in basso, troviamo l'orifizio anale, parte terminale dell'intestino, dal quale fuoriescono le feci.

Ricapitolando, quanti buchi abbiamo? Tre! E ben divisi!

Posso fare pipì quando indosso un assorbente interno o una coppetta mestruale? Certo! E ora sappiamo anche il perché!

Aggiungiamo un'ultima cosa: dopo la pipì, dopo esserci scaricate o dopo esserci lavate, ricordiamo di asciugarci sempre dal davanti verso il dietro (dalla vulva, verso l'ano) perché, come abbiamo visto: meato uretrale, ostio vaginale e orifizio anale, sono compartimenti ben separati ma anatomicamente molto vicini e abitudini scorrette potrebbero aumentare il rischio di contrarre infezioni.

Donne, non abbiate vergogna o paura nel scoprire voi stesse.

Via i tabù e buona conoscenza!

"E quindi uscimmo a riveder le stelle"

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